Speciale Nba Finals 2003:

EMANUEL GINOBILI:

L'ARGENTINA STREGA L'ANELLO

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Fabio Cairoli

 

Fabio e' un esperto di Basket Italiano durante la stagione scrive per basketcantu.it ma adora anche la pallacanestro a Stelle e Strisce e a campionato fermo scrive degli articoli sui giocatori d'oltre oceano.... Proprio oggi, 20/06, mi ha inviato questo a riguardo della prima stagione di Ginobili.. Manuel e' nel cuore di tutti i tifosi italiani, lo scorso anno giocava con Bologna, e l'Italia fa parte del suo cuore quindi non mi resta che pubblicarlo al volo augurandovi una buona lettura!!

 

 

 

Emanuel Ginobili nasce il 28 luglio del 1977 a Bahia Blanca, una cittadina situata in un golfo a sud della capitale, Buenos Aires. Sul muro della sua cameretta, attaccato con cura, c'è il poster del suo idolo Michael Jordan. A differenza della maggior parte dei ragazzini argentini, amanti fin da giovani dello sport nazionale, in calcio, Emanuel inizia a giocare a pallacanestro nella squadra locale. E' un buon giocatore e decide di trasferirsi dall'altra parte del globo, grazie alla grande insistenza di Tonino Zorzi e in particolare di una società che ha puntato molto sui prodotti cestistici argentini, ovvero Reggio Calabria...

Il 1° luglio del 1998 inizia ufficialmente l'avventura europea di Ginobili. La Viola era in A2 e Manu fa vedere subito di che pasta è fatto, totalizzando in una stagione 628 punti con una media realizzativa di 17.9 punti e 3 scippi per gara, con un high di 36 punti contro la Scandone Avellino. Si parla di lui anche al piano superiore, dove avrebbe giocato l'anno successivo, a fronte della promozione ottenuta con Reggio Calabria. Il suo primo anno in serie A1 (stagione 1999-2000) inizia col botto, e questo trend lo manterrà per tutta la stagione. Punti a valanga, una presenza fissa anche in fase di contenimento, grazie alle sue enormi doti fisiche. Alla 3° giornata segna 11 punti al Pianella, al ritorno ne mette 20. La seconda stagione italiana (la prima in serie A1) la termina con 17.8 punti ad allacciata di scarpe, conditi da 3.2 recuperi e un high di 27 punti contro la Zucchetti Montecatini..

La Kinder Bologna aveva già in mente di prenderlo, e così fù. Manu si trasferì in Emilia in una squadra più organizzata a livello societario, con ambizioni diverse dai reggini e soprattutto con grandi possibilità di migliorare grazie ad una passerella europea data dall'Eurolega, ma anche per essere allenato da un coach come Ettore Messina. E' una nuova sfida per Emanuel, ma per lui sembra non ci siano problemi ne limiti. In campo non si risparmia mai, è un giocatore umile dalle grandi caratteristiche fisiche e tecniche. L'argentino accetta la sfida con se stesso e non demorde, mantenendo cifre a 5 stelle anche in una grande del basket italiano, con 16 punti 4.5 rimbalzi e 2.7 recuperi a partita, con un high di 33 punti proprio contro la sua ex squadra, la Viola Reggio Calabria. Quell'anno vincerà il tricolore. Già dall'inizio della stagione 2001/2002 circola la voce di un interessamento a Ginobili della NBA, ma per ora Manu resta in Italia. Il fenomeno argentino parte in stile "diesel". Inizia a carburare e a tornare sulle sue solite medie, migliorando a vista d'occhio in difesa, nell'approccio alla singola gara e nella fame di vincere. La sua 4° stagione nel Bel Paese è la migliore per Manu. A metà campionato è sicuro il suo trasferimento negli States, più precisamente in Texas a San Antonio. Le sue cifre di fine stagione sono mostruose e qualcosa fa capire a tutti che il ragazzo è ben pronto per effettuare il salto, malgrado la Virtus venga eliminata in semifinale dalla la Benetton. 19.9p, 4.3rec, 4.3rimb, 857 punti totali con un high di 31 punti sono le sue medie...


Nell'estate del 2002 si trasferisce a San Antonio per il training camp degli Spurs. Inizia la stagione e arriva un brutto infortunio, non tanto per l'entità dello stesso infortunio, ma "brutto" in quanto accaduto in un momento delicato, dove Manu doveva iniziare a dare qualcosa alla sua nuova squadra per dimostrare di non essere una semplice meteora. I suoi modi pacati e tranquilli, la sua grande etica del lavoro e la sua grande professionalità catturano l'attenzione dei due senatori della NBA, suoi compagni di squadra,Kevin Willis e in particolare Steve Kerr. La NBA è una lega fatta di grandi gerarchie: dagli arbitri, ai giocatori. Basta un nulla, un piccolo errore per essere tagliato fuori definitivamente da un mondo a sé stante. Al ritorno dall'infortunio, Manu stringe i denti e cerca di dare il meglio nonostante la caviglia gli desse ancora qualche problema. Grazie ad una grande applicazione difensiva e un carattere di ferro, Manu riesce a piccoli passi ad ottenere grandi consensi nel pubblico dell'SBC Center. Da subito si distingue per le palle recuperate, con qualche punticino sempre a referto. Poi inizia a fare sul serio e i punti aumentano (discreta media attorno agli 8/10 punti). Manu inizia a recuperare palla e a schiacciare, a segnare dalla lunga, così anche coach Popovich inizia a prenderlo maggiormente in considerazione, offrendogli un minutaggio più che buono come rincalzo di Stephen Jackson. Anche Tim Duncan sta dalla parte di Ginobili.
Nelle votazioni per il "Got Milk Rookie of the year" (premio di rookie della stagione) si posizione alla 4° posizione ed entra a far parte della formazione Rookie del weekend di Atlanta (All Star Game). Realizza il suo Career High NBA il 3 marzo, segnando 20 punti ai Rockets. Proprio nel mese di marzo viene nominato Rookie del mese della Western Conference. Manu diventa sempre più un fattore e acquisisce maggior importanza negli equilibri della squadra. Nel finale di RS mette a segno dei canestri importanti. Termina la Regular Season e la cifre di Ginobili sono ottime. 7.6 punti di media, 1.4 recuperi, 2 assistenze e 2.3 rimbalzi per gara in 69 partite giocate. Ma il punto forte è che l'argentino è riuscito ad integrarsi in un contesto inizialmente a lui del tutto sconosciuto...

Iniziano i playoffs e gli Spurs chiudono subito i conti con i Suns di Marbury e Stoudemire. Ginobili resta sulle sue solite medie, attorno agli 8 punti (7.7 per l'esattezza). Nella semifinale di conference contro i Lakers Manu alza il volume della radio segnando 11.7 punti di media contro Kobe&Co. e 2.17 recuperi ad allacciata (chiedete conferma a Bryant). San Antonio passa in finale di conference contro i Mavs e la vita si complica. Nonostante questo gli Spurs guidati da Tim Duncan approdano alle finali. Ah…Manu colleziona 8.7 punti di media nelle Finals di conference. Come scritto in precedenza gli Spurs accedono alle finali in qualità di campioni della Western conference. Dall'altra parte ci sono i Nets alla loro seconda finale in 2 anni. Seppur sfavorita dai pronostici New Jersey mette un po' di mostarda su queste finali, ma la serie si chiude sul 4-2 per i texani con Manu a 8.7ppg.
Ecco la carriera di Emanuel Ginobili. Una carriera fatta di grandi vittorie iniziate in Europa, con la Kinder, e continuata allo stesso ritmo negli Stati Uniti, con la vittoria dell'Anello al suo primo anno da Rookie. Tutto, ovviamente, con un pezzo d'Italia nel cuore.


Fabio Cairoli

 

Ringrazio ancora Fabio di questo stupendo articolo sul Argentino "piu' amato dagli Italiani"....

 

 

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