La biografia di



Rip Hamilton
Biografia aggiornata a fine stagione 2007/08

Richard, detto Rip, e' nato il 14/02/1978 a Coatesville. Coatesville e' una citta' a poche ore da Philadelphia ma proprio a Philly, lui, inizio' a giocare nei playgruond diventando un personaggio "famoso". Venuta l'ora d'iscriversi all'High School rimase nella sua citta' Natale e ando' alla Coatesville Area ma veniva considerato a tutti gli effetti come un prodotto di Phiiladelphia e con Tim Thomas e Kobe Bryant era reputato uno fra i giovani che avrebbe sfondato al college e poi nell'Nba.

Quando venne l'ora per passare al College decise di accettare l'offerta fatta da Jim Calhoun di Cunnecticut in quanto da questa scuola era uscita un'altra grande guardia tiratrice: Ray Allen. La sua fama aveva creato delle aspettative nel pubblico e nell'allenatore ma Rip si dimostro' ben superiore a queste chiudendo la prima stagione con: 15.9 punti e 4.3 rimbalzi inoltre fu primo cannoniere della squadra e inserito nel primo quintetto di matricole della Big East!! Nel anno seguente, 97-98, i punti passarano a 21.5 venne inserito nel secondo quintetto All American ma soprattutto la sua squadra arrivo' ai quarti di finale del torneo NCAA!! Proprio in questi scrisse un record di 90 punti in quattro gare e mise il suo High: 38 contro Boston College!

L'anno da Junior fu il migliore nonostante la sua media punti rimase costante sul 21.5 e 4.8 rimbalzi ma guido' Cunnecticut a vincere il trofeo NCAA e venne eletto MVP delle Final Four oltre che milglior giocatore della Big East!! In tre anni ebbe la media di 19.8 punti (2036 in tutto) e chiuse come secondo realizzatore di sempre della storia dell'Universita' (il primo e' Chirs Smith). Facile intuire che dopo una stagione sensazionale come questa decise di rendersi eleggibile per il Draft Nba dove venne chiamato con la settima scelta assoluta dai Washington Wizards.

Arrivato a Washington passo' un primo davvero difficile dove cerco' di abituarsi sia ai ritmi oltre che al livello tecnico dell'Nba. Ebbe una crescita solo nella seconda parte della stagione ma chiuse con 9 punti, 1.5 assists e 1.8 rimbalzi. Cifre abbastanza deludenti per una settima chiamata assoluta con un passato come il suo... Pero' nel 2000-01 fermo' tutte le critiche andando a giocare una stagione da vera Star, infatti, ormai abiutato ai ritmi e agli avversarsi chiuse con 18.1 punti, 3.1 rb e 2.9 assist!!!

Finita la sua seconda stagione s'inizio' a parlare del ritorno di Jordan nei Wizards. Subito si pensava che questo potesse compromettere il ruolo di Rip (entrambi sono guardie) e quindi compromettere anche la crescita di questo giovane. Fortunamente cosi' non fu perche' Jordan prese la posizione di ala piccola ed Hamilton rimase la guardia titolare che ripago' la fiducia di Mj chiudendo come secondo miglior realizzatore del Team e con cifre ancora migliori rispetto all'anno prima: 20 pt, 3.4 rimbalzi e 2.7 assist.

Finita anche la terza stagione proprio nei giorni in cui stava discutendo con la dirigenza di Washington un possibile rinnovo di contratto fu ceduto a gran sorpresa nello scambio con i Pistons per Jerry Stackhouse.

A Detroit subito ci fu dello scetticismo perche' aver ceduto il loro uomo franchigia, Stackhouse, per Rip sembrava una mossa azzardata ed invece Joe Dumars avevo visto bene: gia' dal Training camp tutti si accorsero che Hamilton aveva lavorato duro in estate per farsi trovare pronto all'inizio del campionato ed era gia' a conoscenza degli schemi offensivi e difensivi della Mo-Town. Disputo' un'ottima annata andado a chiudere con: 19.7 punti, 3.9 rimbalzi e 2.5 assists. Nei Playoffs arrivo' la secca eliminazione per 4-0 da parte dei Nets in finale di Conferece ma lui, al suo esordio nella post-season NBA, diede il massimo viaggiando a 22.5 punti, 3.9 rimbalzi e 2.6 assists.

Nell'estate 2003 arrivo' sulla panchina dei Pistons Coach Brown che fece di Hamilton la prima opzione offensiva della squadra sfruttando soprattutto la sua capacita' di segnare uscendo da un blocco sul perimetro (cosa rara fra i giocatori che preferiscono sempre di piu' andare vicinissimi al canestro). Rip si inseri' ottimamente nella tipologia di attacco dei Pistons (17.6 punti e 3.6 rimbalzi a partita) ed anche in difesa diede un solido contributo (1.32 recuperi a serata). Come i veri campioni aumento' tutte le sue statistiche nei playoffs 2004 dove, nonostante il peso e l'importanza di ogni pallone, non si tiro' mai indietro prendendosi le sue responsabilita' partita dopo partita. Complessivamente concluse la post-season con 21.5 punti, 4.6 rimbalzi e 4.2 assist. I Pistons dopo aver eliminato 4-1 i Bucks e 4-3 i Nets si scontrarono con Indiana: ancora una volta le prestazioni di Hamilton risultarono a dir poco vitali per il trionfo dei Bad Boys. In finale ha continuato ad essere il terminale offensivo numero 1 della MoTown ed i Lakers non trovarono mai un modo per fermarlo... Il trionfo di Detroit nel campionato 2004 fu in buona parte anche merito di Rip Hamilton.

Nel 2004/05 Hamilton si riconfermo' la prima opzione offensiva dei Pistons e diede il suo solido contributo per tutta la stagione regolare (18.7 punti, 3.9 rimbalzi, 4.9 assists) ed anche nei playoffs (dove aumento' il suo rendimento a 20 punti, 4.3 rimbalzi, 4.3 assists). Nella fase finale, contro gli Spurs, non trovo' vita facile perche' si scontro' con un difensore del calibro di Bruce Bowen. Hamilton risenti' delle "attenzioni particolari" riservategli dal giocatore della squadra Texana ed infatti concluse con una media di 16.7 punti e il 38.6% dal campo. In entrambe le categorie (punti e percentuale dal campo) questi numeri furono i piu' bassi fatti registrare da Hamilton nel corso di tutta la post-season. In Finale, per un "soffio", i Pistons non sono riusciti a ripetersi nel back to back (ovvero vincere due titoli consecutivamente), pero', quella di Hamilton risulto' comunque un ottima stagione.

Anche nel 05/06 Hamilton si conferma come uno dei pochi giocatori della Nba ad utilizzare ancora il tiro dalla media distanza, il suo modo di giocare, stagione dopo stagione, ricorda sempre piu' quello di Reggie Miller perche' Rip, cercando di trovare la sfera nelle zone che "preferiscie", svolge un ottimo lavoro senza palla e sui blocchi con lo scopo di far "perdere" il proprio avversario. Il suo contributo in squadra resta solido anche nei Playoffs 2006 (20.4 punti, 2.9 rimbalzi, 2.7 assists) dove, pero', i Bad Boys sono costretti ad arrendersi, per la prima volta in tre anni, alle porte delle Nba Finals. I Pistons, incluso Hamilton, hanno pagato "dazio" a 4 stagioni da oltre 100 partite e la stanchezza, contro Miami nelle Finali di Conference, ha avuto la meglio su di loro. Quella appena terminata, comunque, resta un'ottima annata per Detroit che in stagione regolare ha riscritto il proprio record di franchigia per quanto riguarda la percentuale di partite vinte/perse (64-18).

Nel 2006/07  l’uomo con la maschera (come viene ormai unanimemente soprannominato per via della protezione alla faccia che indossa in tutte le partite) torna a vestire i panni dello specialista del tiro dalla media distanza e quello di  la principale bocca di fuoco degli schemi di coach Flip Saunders. In campionato Hamilton grazie a 19.8 punti, 3.8 rimbalzi e 3.8 assists riusci’ ad ottenere la seconda convocazione nella squadra dell’East All-Star da parte dei coach (quindi una partecipazione “sudata” e non grazie ai voti dei tifosi).  Nella post-season Detroit, per il quinto anno filato, arrivo’ sino alle finali di Conference dove venne eliminata dai Cavs. Rip non puo’ rimproverarsi nulla dato che nei playoffs lotto’ al massimo delle sue forze in tutte le partite e concluse con una media di 18.8 punti, 4.3 rimbalzi e 3.8 assists a partita.

0Vediamo come ha concluso il 2007/08:

Punti
Rimbalzi
Assists
17.3
4.2
3.3

Nei Playoffs 2008:

Punti
Rimbalzi
Assists
21.6
4.2
3.9

Hamilton, ormai lanciato nel ruolo di principale realizzatore del team Bianco-Rosso, nell’estate 2007 non ha perso tempo lavorando su uno degli aspetti che fino alla passata stagione veniva considerato assente nel suo repertorio: il tiro da oltre l’arco. Nel 07/08 dunque Rip, oltre all’ormai noto tiro dalla media distanza, si e’ specializzato dalla lunga distanza dove e’ migliorato parecchio pssando dal 34.5% in carriera al 44% stagionale. Sempre a livello individuale ha ottenuto la terza partecipazione consecutiva al All Star Game (sempre votato dai coach). L’avventura dei Bad Boys nei playoffs (dove Rip ha elevato i suoi numeri) si e’ arenata alla finale di conference, sconfitta 4-2 per mano dei Celtics. In estate potrebbe esserci qualche movimento di mercato riguardante i Pistons, ma difficilmente Hamilton cambiera’ squadra.

Per scoprire la galleria fotografica di Rip cliccate sul link sottostante. Buona visione!  


Nba Stars: Richard "Rip" Hamilton