La biografia di



Karl Malone
Biografia aggiornata a fine carriera

Karl Anthony Malone e' nato a Summerfiled in Louisiana. Quando aveva quattro anni il padre decise di andarsene per i fatti suoi cosi' visse la sua infanzia e giovinezza con la madre Shirley che fece di tutto per mantenere la famiglia. Dopo una decina d'anni Shirley, che assomiglia tantissimo a Karl, si risposo' con uomo molto piu' ricco, Ed Turner, cosi' i suoi ritimi di lavoro poterono ammorbidirsi ma lei non era una donna che amasse stare in casa a fare niente e decise di continuare a lavorare.. Da ricordare il fatto che quando il primo marito di Shirley era in punto di morte lei decise di stargli lo stesso vincino anche se avrebbe avuto tutti i motivi per abbandonarlo.

Trasmise queste caratteristiche a Karl.. Infatti possiede un etica lavorativa eccezionale, un grande spirito di scarficio, tanta generosita', umilita' e voglia di migliorare sempre... Tutto cio' spiega come mai da parecchio ha superato i 30 anni (e' dall'nba da 17 stagioni) eppure le partite saltate sono pochissime e continua ad essere un giocatore costante...

Malone ha frequentato la scuola del suo paese: la Summerfield High School... Questo fu la causa di un mancanto reclutamente da parte di College di alto livello. Infatti Summerfield si trova in mezzo a chilometri e chilometri di campo e terre coltivate.. Ma gli scout delle universita' sono rarrissimi... Ad accorgersi di lui, forse perche l'unico presente, fu quello di Louisiana Tech.. Nel suo primo anno di College, Karl, dovette pagarsi la retta, per via dei brutti voti, e mettersi in regola con il piano di studi accademico. Nei successivi tre anni ottenne sempre una borsa di studio e gioco' delle annata davvero eccezionali per Lousiana Tech. Tanto e' vero che fu selezionato, da Bobby Knight, per partecipare alle olimpiadi del 1984 a Los Angeles..

Quando venne il momento dei Draft, il 1985, venne chiamato col numero 13 da Utah... Karl ci resto' davvero male e pianse.. Sperava di andare a Dallas cosi' sarebbe restato vicino a casa.. Nonostante cio' gli insegnamenti di sua madre si notarono subito.. Dopo un primo momento di tristezza e delusione si dedico subito al lavoro in palestra per correggere tutti i suoi difetti e crescere fisicamente.. Presto divenne la stella assoluta della squadra.. Il G.M., Layden, quando si accorse del potenziale di Malone caccio' via Dantley perche' consigliava a Malone di risparmiarsi sempre e di non stancarsi troppo.. Senza questo giocatare ad infastidirlo esplose e divenne il fulcro degli Utah Jazz..

Creo' un duo eccezionale con John Stockton.. John passava e lui la metteva dentro... Da qua' deriva il suo nick.. Visto che ad ogni passaggio lui riusciva, e riesce tutt'ora, a consegnare la palla nel canestro ecco la similitudine con il postino che consegna la posta.. Quindi The Mail - Man in italiano il Postino! Non e' raro dopo 2 punti, su assist di Stockton, sentire lo speaker dei Jazz urlare: " The Mail Man Delivery!!"

Ma la sua carriera non e' tutta qua'.. Venne nuovamente chiamato a partecipare col primo Dream Team, nel 1992, e lo stesso tipo di chiamata arrivo nel 1996 per le olimpiadi di Atlanta.. E' stato eletto per 2 volte M.V.P. La prima volta nel 1997 dopo molti dibattiti... Infatti gia' negli anni passati aveva il potenziale per diventarlo.. Ma negli anni passati a impedire questa elezione c'era sempre stato un giocatore fenomenale ovvero Micheal Jordan.. Nel 1997 pero' l'Nba decise di assegnarlo a Malone.. Nella conferenza stampa dopo Gara 1 delle Finali Nba, quella in cui i Bulls vinsero +1 e Malone aveva sbagliato 2 liberi per far vincere Utah, un giornalista gli chiese chi secondo lui era il vero M.V.P e lui replico': "Cosa devo Rispondere? Micheal Jordan? Certo Jordan e' ovvio volete che gli restituisca il trofeo? Spiacente ma il Trofeo me lo tengo" .. Nonostante tutte le polemiche, le critiche ed i dibattiti Malone si meritava davvero questo Trofeo come se lo merito' di nuovo nel 1999 dopo una grande stagione..

Utah arrivo' per due volte alle finali Nba negli anni migliori del duo Stockton-Malone. Nel 1997, (il postino chiuse con 27.4 punti, 9.9 rimbalzi e 4.5 assists) e nel 1998 (27.3 punti, 10.3 rimbalzi e 3.9 assists). E' opinione generale che la carriera di questo fantastico duo avrebbe dovuta essere coronata almeno da un titolo Nba ma loro, come tanti altri campioni, hanno avuto la "sfortuna" di trovare sulla loro strada Micheal Jordan. Karl ha trascorso 18 stagioni agli Utah Jazz chiudendo sempre in doppia cifra e senza mai essere inserito in lista infortunati. Un record davvero invidibabile. Durante il suo ultimo anno con la maglia bianco-viola, 02-03, chiuse con 20.6 punti, 7.8 rimbalzi e 4.7 assists. Ovviamente riusci' a qualificarsi per i playoffs dove arrivo' l'eliminazione al primo turno ma viaggio' a 19.6 punti, 6.8 rimbalzi e 4 assists. Stockton decise di terminare la sua carriera mentre Karl opto' per un ultimo assalto al titolo ma non a Utah bensi' nella franchigia piu' quotata sul mercato: i Los Angeles Lakers.

La stagione in maglia Lakers si concluse con 13.2 punti, 8.7 rimbalzi e 3.9 assists. Mentre nei playoffs passo' a 115 punti, 8.8 rimbalzi e 3.4 assists. Considerata la sua eta' ed il fatto che in squadra ci fossero altri due uomini da 25/30 punti a partita (Kobe e Shaq) le sue statistiche sono state piu' che rispettabile ma queste non dicono tutto. Infatti nella stagione 03-04 Malone per la prima volta fu inserito in lista infortuanti dove trascorse quasi 2 mesi per problemi ad un ginocchio. Tornato in forma per i playoffs e' stato un fattore dominante contro Houston, primo turno, e contro gli Spurs, secondo turno. In finale di conference, contro i Wolves, ha continuato a dare il suo straodinario contributo "annulando" (per quanto possibile) Kevin Garnett pero' ha pagato tutto cio' a caro prezzo: il continuo scendere in campo ad affrontarsi con le migliori ali grandi della Nba, causo' in lui il riaccendersi del dolore al ginocchio e arrivato sullo stage piu' importante (le Finali NBA) fu costretto ad arrenderssi. Il dolore prevalse su Malone che non riusci,' in nemmeno una partita, a giocare al suo 50% (addiritura salto' Gara 5 ed in Gara 4 fu quasi un "fantasma")...

Karl, finita l'annata, decise di uscire dal suo contratto con L.A. (aveva durata di due anni ma attraveso una clausola poteva uscire dopo uno) e si fece sottoporre ad una delicata operazione chirurgica. Trascorse l'estate in assoluto riposo quindi riprese ad allenarsi annunciando che solo a meta' stagione avrebbe deciso qualcosa a riguardo del suo futuro. Dopo una continuo "via vai" di voci (si era parlato di una sua firma con Miami, Wolves e anche Los Angeles), il Postino sembrava piu' che mai destinato ad entrare a far parte dei San Antonio Spurs ma a sopresa, il 14/02/2004, fece una conferenza stampa in cui annuncio' il suo ritiro dal basket giocato. Eccovi le sue parole: "Anche se solo per un anno non ho vestito la maglia di questa squadra, io sono cresciuto come un giocatore dei Jazz… E se avro’ abbastanza fortuna per entrare nella Hall of Fame lo faro’ come un uomo dei Jazz… Non voglio mentirvi: io avrei voluto vincere un campionato, ma questo deve essere un obbiettivo da raggiungere con una squadra. Non e’ un obbiettivo individuale. Penso che i due anni in cui ho raggiunto la finale Nba con i Jazz siano stati i piu’ divertenti della mia carriera… Quando ho parlato con gli Spurs avevo serie intenzioni, ma poi ho capito che era giunto il mio tempo: ho sempre pensato che se non posso dare un contributo pari al 200%, allora non posso aiutare la mia squadra a vincere. Da quando ho perso mia madre (lo scorso anno), mentalmente no riesco a dare nemmeno il 100%…. Alla fine concludo la carriera’ senza titoli, ma con sei anelli che corrispondono a mia moglie ed i miei figli. Da quando ho detto che mi ritiro, mi ritiro e vi assicuro che non mi vedrete mai piu’ giocare a basket nella NBA. E’ una promessa, non ci saranno ‘incredibili’ ritorni o cose simile… Queste cose non mi sono mai piaciuto e non le faro’…. Alcuni persone dicono che i record sono stati fatti per essere infranti: secondo me tutti i record, compreso quello di miglior realizzatore di sempre della Lega, sono fatti restare tali…. Se ora mi mostrate 10 ragione per cui dovrei continuare a giocare, io ve ne mostrero’ 20 per cui e’ giusto che smetta…. Sono in pace con la mia decisione.” Karl, finito di parlare, si e’ sistemato il suo cappello da cowboy ed ha detto: “Addio”… Quindi e’ uscito dalla conferenza stampa…

La sue media in carriera per quanto riguarda la stagione regolare sono di:

Punti
Rimbalzi
Assists
25
10.1
3.6

Le medie nei playoffs:

Punti
Rimbalzi
Assists
24.7
10.7
3.2

Per chiudere eccovi tutte le citazioni che ha ottenuto dal mondo NBA:

Per scoprire la galleria fotografica di Malone cliccate sul link sottostante. Buona visione!  


Nba Stars: Karl Malone