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06/07/2013

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Utah Jazz
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Denver Nuggets
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Golden State Warriors
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Golden State, grazie a Utah, firma Iguodala

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06/07/2013 - Entrato a far parte dei free-agent nell’ottica di ottenere un contratto meno remunerativo per la prossima stagione, ma nel complesso più lungo e con un valore più alto, Andre Iguodala centra in pieno i propri obiettivi accordandosi con i Golden State Warriors per un quadriennale da 48 milioni di dollari.
Inizialmente, come riportato la scorsa settimana, il club targato Oakland/San Francisco si era messo sulla scia di Dwight Howard che sperava di ottenere attraverso un sign and trade il cui obiettivo era quella di permettere, da una parte, all’ex-Magic il massimo salariale (120 milioni di dollari) e, dall’altra, ai Giallo-Blu di disfarsi degli ingaggi in scadenza di Brandon Rush, Richard Jefferson e Andris Biedrins. Con il passare delle ore, però, Dwight ha escluso i Warriors dal suo futuro quindi la dirigenza di Golden State non ha perso tempo passando al “piano b”.
Scambiando i tre sopracitati prossimi free-agent (Rush, Jefferson, Biedrins) in aggiunta della chiamata al primo giro del draft 2014 e 2017 ai Jazz come contropartita di Kevin Murphy, i “Guerrieri” sono riusciti a creare abbastanza spazio salariale per dare ad Iguodala il sopracitato ingaggio. Come per tutte le altre trade annunciate nell’ultima settimana anche quella di Iguodala non fa eccezione perciò sarà messa nero su bianco solo a partire da mercoledì prossimo (il 10/07).
Autore di 13 punti, 5.3 rimbalzi e 5.4 rimbalzi nella sua prima stagione a Denver, dove è arrivato da Philadelphia nella maxi trade della scorsa estate (che portò Howard da Orlando a L.A.), Iguodala si è messo in mostra per l’impegno e la grinta su entrambi i lati del campo. I Nuggets, secondo quanto trapela da gole profonde, gli avrebbero offerto un quinquennale da 60 milioni di dollari di cui 52 garantiti. L’ex-76ers, dopo averci riflettuto sopra (e forse deluso dalla mancata conferma di George Karl in panchina), ha optato per un ingaggio completamente garantito che gli darà la possibilità di tornare ad essere free-agent ancora in tempo utile per cercare un ultimo contratto di media entità.
La notizia dell’accordo mette fuori gioco pure i Sacramento Kings disposti ad offrigli la stessa cifra garantita dai Nuggets (52 milioni), ma spalmata su quattro anni. Andre ha preferito i Warriors perché considera il loro futuro più “interessante” di quello dei Kings (in piena ricostruzione).