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Miami Heat
Miami Heat

Ancora nessuna informazione su 'se' e 'quando' Bosh tornerà in azione

Heat
17/07/2016 - Oltre alle domande sull'addio di Dwyane Wade Pat Riley, presidente degli Heat, nell'ultima conferenza stampa ha affrontato pure il discorso relativo alle condizioni fisiche di Chris Bosh e sulla possibilità che l'undici volte All-Star rientri (o meno) in azione nel 2016/17.

L'ex-Raptors, per chi non lo ricordasse, lo scorso Febbraio era pronto a partecipare al All-Star Game di Toronto quando i medici lo fermarono per quella che inizialmente venne classificata come una contusione al polpaccio della gamba. Ulteriori analisi, svolte in meno di 24 ore, evidenziarono poi dei problemi legati alla coagulazione del sangue con la formazione di un grumo di sangue nei polmoni. Chris diede forfait alla gara dei tre punti, al All Star Game, saltò le ultime 29 partite di stagione regolare e tutte quelle di playoffs.

Intorno a Chris adesso c'è un ambiente molto positivo.” Ha esordito Riley, proseguendo: “Penso che i suoi dottori e quelli del nostro staff stiano collaborando giorno dopo giorno. Comunicano e si scambiano pareri ed opinioni. Bosh non vede l'ora di rientrare ed anche noi non vediamo l'ora che torni in azione.

Già lo scorso Aprile, all'esordio nei playoffs, l'ex-Raptors pareva pronto a tornare in azione, ma lo staff medico degli Heat decise di non rischiare. Tale situazione di stallo, sfortunatamente per i tifosi di Miami, non si è ancora risolta: “Abbiamo una situazione ancora molto fluida, non definita e complicata. Non c'è nessuna data per il rientro.”.

Trattandosi di un infortunio dalle potenzialità “irreversibili” (nel peggiore dei casi Bosh rischia l'infarto) gli Heat non hanno alcuna intenzione di azzardare un rientro prematuro del proprio lungo soprattutto visti i suoi trascorsi.

Infatti già nel 2015, sempre alle porte dell'All-Star Game, Bosh fu costretto a fermarsi per via dello stesso problema (contusione – grumo di sangue nei pomoni) quindi rimase fermo tutta la seconda parte di campionato (in quel caso gli Heat fallirono la corsa ai playoffs) per poi fare rientro nel training camp 2016.

Autore di 19.1 punti e 7.4 rimbalzi in 53 partite Bosh è, o almeno dovrebbe essere, una delle colonne portanti del team al quale risulta legato per ancora tre anni al valore di 75 milioni di dollari (il contratto iniziale firmato nell'estate 2014 prevedeva cinque anni totali).

Ha lavorato per risolvere il problema e continuerà a farlo nei prossimi mesi. E' solo molto complicato dal punto di vista medico.” Afferma Riley prima di concludere: “E' una situazione delicata, complicata e molto difficile dal punto di vista medico perciò non posso scendere in ulteriori dettagli.