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J.R. Smith nervoso a causa della situazione di free-agent

Cavs
18/07/2016 - Trenta giorni fa fa J.R. Smith era uno dei giocatori più felici ed emozionati dei Cavaliers per l'inattesa, sopratutto dopo essere finiti sotto 3-1 nella serie, vittoria del titolo. Oggi, un mese più tardi, Smith rimane uno dei free-agent più ambiti del mercato e davanti ad un bivio dove prendere una direzione non è facile.

Ancora prima di iniziare i playoffs 2016 J.R. decise che avrebbe annullato l'ultimo anno di ingaggio (2016/17) per esplorare il mercato, ma allo stesso tempo confidava “seriamente” di ritornare a far parte dei Cavaliers team che tutt'ora non vuole perderlo, ma allo stesso tempo è in attesa di LeBron James e del suo rinnovo.

L'altra faccia della medaglia (se così possiamo chiamarla) del titolo vinto dei Cavaliers si chiama “luxuy tax” ed infatti il club targato Ohio per la stagione appena conclusa ha dovuto staccare un esorbitante assegno da 54 milioni di dollari. Nella stagione 2015/16 l'NBA aveva fissato un tetto salariale massimo pari a 84 milioni di dollari e Cleveland lo ha sforato di oltre 20 milioni di dollari. L'ammenda totale da pagare, con l'aumento progressivo della tassa, sono stati i sopracitati 54 milioni. Proprio per questo motivo i campioni in carica vogliono prima accordarsi con James e poi passare a Smith.

Tante squadre dispongono ancora di spazio sotto il proprio tetto salariale dunque J.R., nell'attesa, potrebbe accettare un'offerta differente da quella di Cleveland e questo rappresenta proprio il sopracitato “bivio” di Smith : restare ai Cavs o andare altrove.

Ho pensato a questa situazione, ed ho pensato anche alla possibilità di tornare e vincere di nuovo.” Afferma un pensieroso Smith. “Tutte e due sono opzioni percorribili ed io mi sento come scosso dal dover intraprendere una delle due strade. Dal dovere decidere quale opzione fra le due.

Smith non ha mai fatto segreto della sua inclinazione ad accettare un contratto meno remunerativo, ma che gli permetta di restare a Cleveland al fianco di LeBron James e di dare la caccia al titolo back-to-back (del resto già lo scorso anno accettò un biennale dal valore più basso, ma che gli permise di restare ai Cavs e vincere il titolo). Il problema è che Smith non conosce ancora quale sarà l'offerta dei Giallo-Rossi i quali, come detto, a loro volta sono in attesa di LeBron prima di sbilanciarsi in un'offerta.

Il nome di questo gioco è : sacrificio” Aggiunge Smith, prima di concludere: “Se non mi fossi sacrificato prima, non sarei stato campione dopo. Ci devono essere dei sacrifici su entrambi i lati e io penso che entrambe le parti devono arrivare ad un punto d'intesa che sia equo per tutti. Una volta raggiunto tale punto si può poi proseguire da li..