La biografia di



Manu Ginobili
Biografia aggiornata a fine stagione 2007/08

Emanuel Ginobili e' nato il 28/07/77 a Bahia Blanca in Argetina dove viveva con i genitori ed i suoi due fratelli. Manu conobbe il basket fin da piccolo infatti i suoi fratelli sono entrambi dei giocatori e quindi passavano parecchio tempo ad allenarsi e a giocare assieme. Attualmente uno sta giocando nel campionato Spagnolo mentre l'altro e' nella massima lega Argentina.

Manu si mise in mostra proprio nel campionato argentino, dove nel 1997-98 giocando per l'Estudantes di Bahia Bianca ebbe una stagione con 23.6 punti, 4.0 rimbalzi e 2.3 assist a partita. Venne subito preso di mira da alcuni Scout fra questi c'era il Coach della Viola Reggia Calabria che gli offri un contratto per portarlo a giocare in Italia.

Il suo primo anno con Reggio Calabria fu positivo (16.9 punti, 2.8 rimbalzi e 1.5 assist) anche se uscirono fuori alcuni suoi difetti: non era un gran difensore, il suo tiro da tre era troppo discontinuo e tendeva a strafare quando aveva il pallone in mano. Vedendo molte persone interessate a lui, Manu, aveva inserito il proprio nome nel Draft 1999 e venne scelto dai San Antonio Spurs al numero 57 del secondo giro ma non fu chiamato in Nba per due ragioni: doveva ancora maturare e la squadra aveva appena vinto il titolo quindi non gli interessava rinfonzarsi. Resto ancora un anno a Reggio Calabria dove le sue statistiche andarano in crescende e chiuse con: 17.0 punti, 3.1 rimbalzi e 2.4 assist.

Finita la stagione 1999-00 si trasferi' a Bologna dove trovo' un Club ben organizzato e con una mentalita' vincente. Si sentirono subito i benefici del cambio d'aria: inizio' a lavorare duramente per migliorare il tiro da tre e per riuscire a passare meglio la palla. Trovo' anche due compagni del calibro di Jaric e Rigadeau. Chiuse il 2000-01 con 17.0 punti, 2.5 assit e 4.4 rimbalzi ma cosa piu' importante e che guido' Bologna ha vincere praticamente tutto: Titolo Europeo, Titolo Italiana e Coppa Italia.

Decise di restare ancora un anno nel Basket Italiano per migliorarsi ancora e infatti le sue statistiche crebbero (per il quarto anno di fila) questa volta i punti toccarono quota 19.9. Finita la stagione si mise d'accordo con i dirigenti di San Antonio e decise di esercitare la clausola che gli permetteva di rescindere il suo contratto per andare a giocare nell'Nba per gli Spurs. Prima del salto nella massima Lega disputo' i mondiali ad Indianapolis dove, oltre a mettersi in mostra mandando in delirio i tifosi per le sue giocate, fu determinante per la nazionale Argentina che vinse l'argento anche se proprio nella semifinale con la Germania si fece male alla cavaglia.

Sperava di riprendersi dall'infortuno prima dell'inzio della Regolar Season 02-03 ma il dolore alla cavaglia e' restato cosi' ha giocato 69 partite su 82 continuando a soffrire per 3/4 mesi. Ha chiuso la sua stagione da rookie con 7.6 punti, 2.3 rimbalzi e 2 assista ma la cosa da sottolineare e' che nei playoffs le sue cifre sono tutte aumentate: 9.4 punti, 3.8 rimbalzi e 2.9 assists. Nella post season 2003 la sua importanza in squadra e' andata sempre crescendo diventando il sesto uomo di lusso della squadra Texana. Ha mostrato di avere grinta e determinazione rubando palloni e segnando anche nei momenti in cui la partita era caldissima... Aver vinto il titolo Nba per lui e' sicuramente un gran traguardo (leggi lo speciale su Ginobili @ Nba Finals).

Inizio' la sua seconda annata nella Nba come titolare ma a meta' stagione Popovich decise che Ginobili rendeva di piu' partendo dalla panchina perche' poteva garantire punti (12.8), assists (4.5), palle rubate (1.77) e rimbalzi (3.8) anche a partita inoltrata... Manu ottenne diversi voti nella premiazione del Trofeo da assegnare al sesto uomo dell'anno 2004 (anche se poi il premio fini’ nelle mani di Jamison). Durante i playoffs il suo contributo (13 punti, 5.3 rimbalzi e 3.1 assists) non fu sufficiente per battere il "Dream-Team" dei Los Angels Lakers (Malone-Shaq-Kobe-Payton) che elimino' per 4-2 gli Spurs. In estate Manu divento' free-agent e, dopo aver valutato diverse offerte anche economicamente piu' vantaggiose di quella di San Antonio, come la proposta ricevuta dai Nuggets, decise di restare al fianco di Duncan e compagni...

La sua scelta fu azzeccata perche' Ginobili disputo' un campionato 04/05 di altissimo livello (venne anche chiamato a partecipare al All Star Game) e nei playoffs, come fanno tutti i grandi campioni, ha aumentato il proprio rendimento diventando un elemento importantissimo per San Antonio. I suoi numeri passarono da 16 punti, 4.4 rimbalzi, 3.9 assists in stagione a 20.8 punti, 5.8 rimbalzi e 4.2 assists nella post-season. Le sue giocate furono fondamentali per non far sentire troppo l’assenza della perfetta forma fisica di Tim Duncan, e le sua capacità di adattamento elevo' anche il rendimento di Brent Barry. Popovich, coach degli Spurs, in alcuni incontri sposto' Ginobili in panchina e Barry titolare. L’argentino, nonostante la “recessione”, si adatto' molto bene a questo ruolo rispondendo con partite di altissimo livello. Nella serie Finale contro i Pistons trascino' praticamente da solo gli Spurs alla vittoria sia in Gara 1 che in Gara 2. Da gara 3 in poi dovette "scontrarsi" con l'attenta difesa di Prince ma se San Antonio in sette partite vinse il titolo NBA fu per buona parte merito suo e delle sue giocate. Il premio di MVP della finale venne dato a Duncan ma non furono poche le polemiche di chi vedeva Ginobili come il vero miglior giocatore di San Antonio (almeno per quanto riguarda i playoffs).

Nel 2005/06 Manu a causa dei continui problemi al piede e alla caviglia fu costretto a scendere in campo solamente in 65 partite sulle 82 di calendario. Le sue cifre, nonostante sia stato raramente al 100% della forma fisica, ne risentirono solamente leggermente anche se, rispetto alla stagione precedente, non fu piu' chiamato a partecipare al All Star Game (concluse con 15.1 punti, 3.5 rimbalzi e 3.6 assists a partita). Nei playoffs confermo' il suo talento aumentando il proprio rendimento soprattutto nelle sette partite contro Dallas terminate con 21.3 punti, 4.3 assists e 2.29 palle rubate. Questi numeri, uniti a quelli di Duncan e Parker, non furono sufficienti per portare alla vittoria San Antonio, eliminata quindi per mano dei Mavs. Ginobili, nonostante la prematura uscita dei Campioni nba (semi-finali della Western Conference), resta comunque una pietra angolare della franchigia texana e le confermano i suoi numeri ottenuti nei playoffs: 18.4 punti, 4.5 rimbalzi e 3 assists.

Nel 2006/07 Popovich, trascorsi un paio di mesi di stagione regolare, decise di ritentare l’esperimento gia’ visto nel 2004 ovvero fare “retrocedere” Ginobili in panchina per elevare il rendimento della stessa, ma soprattutto mantenere alto il livello tecnico anche quando titolari importanti (come Parker) andavano a riposarsi. Tre anni fa la panchina Texana era “misera” mentre nella stagione in esame oltre all’Argentino (la cui collaborazione fu TOTALE perche’ non si lamento’ mai della decisione di partire dalla panchina) erano presenti giocatori “importanti” come Finley percio’ l’esperimento dell’ex-agente CIA diede i frutti sperati. Dopo una stagione fatta di successi (concluse con 16.5 punti, 4.4 rimbalzi, 3.5 assists  a partita) Manu prosegui’ sulla stessa sica nei playoffs dove le sue migliori prestazioni furono nelle finali di conference (17.8 punti di media con quasi 6 rimbalzi e 2 palloni rubati a match) e in gara 3 delle finali NBA (dove negli ultimi secondi venne mandato in lunetta per un paio di tiri liberi e, nonostante avesse collezionato un disastroso 0/7 dal campo, mostro’ tutto il suo sangue freddo segnandoli entrambi e portando la serie sul 3-0). Quello del 2007 per Ginobili,come per Parker, e’ stato il terzo anello di campione NBA dopo quello vinto nel 2003 e nel 2005

Vediamo come ha concluso il 2007/08:

Punti
Rimbalzi
Assists
19.5
4.8
4.5

Nei Playoffs 2008:

Punti
Rimbalzi
Assists
17.8
3.8
3.9

Ancora una volta l’ex-agente CIA dopo un paio di partite decide di schierare Ginobili come sesto uomo: quest’anno, pero’, l’Argentino parte dalla panchina per un totale di 51 volte, abbastanza per essere eleggibile dalla giuria di fine anno come Sesto Uomo dell’Anno 2007/08.  Nei palyoffs al primo turno i Texani incontrano i Phoenix e Ginobili continua ad entrare a partita in corso, ma nelle semi-finali di Conference arriva il cambio di tendenza. Con la serie sotto di 0-2 Popovich, per evitare l’eliminazione  per mano degli Hornets, lo riporta titolare e Manu risponde alla grande come dimostrano le sue medie di 21.3 punti, 4.1 rimbalzi e 6 assists ottenute nell’arco delle sette gare. Tuttavia Ginobili paga la stanchezza in finale di conference dove con appena 12.6 punti ed il 35% dal campo non riesce a dare il suo solito contributo. L’assenza di un altro giocatore della panchina in grado di aiutare la squadra in modo “concreto” condanna i Campioni in Carica all’eliminazione 4-1 per mano dei Lakers.

Per scoprire la galleria fotografica di Manu cliccate sul link sottostante. Buona visione!  


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